La nuova manovra prevede che i lavoratori over 67 possano restare in servizio, ma solo con il consenso dell’amministrazione.
La bozza della manovra finanziaria, visionata da ANSA, introduce nuove disposizioni per il personale pubblico over 67, permettendo loro di restare in servizio oltre l’età pensionabile, con il consenso delle amministrazioni e nel rispetto di un tetto di spesa.
Manovra: nuove regole per il personale over 67
Come riportato da Ansa, la recente manovra finanziaria prevede una novità significativa per il personale pubblico over 67: sarà possibile per questi lavoratori continuare a prestare servizio, ma solo se ottengono il consenso dell’amministrazione e non oltre il settantesimo anno di età. La norma introduce un limite alla spesa per le assunzioni, fissando il tetto al 10% della spesa complessiva: “La disposizione, si legge, consente il trattenimento di una quota parte delle facoltà assunzionali, ovvero al solo 10%”. La scelta di restare in servizio non è solo del singolo lavoratore ma anche dell’amministrazione. La norma non determina maggiori oneri “ma anzi garantisce, per il periodo di trattenimento in servizio, una minore spesa previdenziale”
Questo significa che solo una parte limitata delle facoltà assunzionali può essere utilizzata per trattenere il personale anziano. Il trattenimento in servizio dovrà essere giustificato da esigenze specifiche, come attività di tutoraggio e affiancamento, o altre necessità funzionali non altrimenti soddisfabili.
Scelta condivisa tra lavoratore e amministrazione
La decisione di prolungare il servizio non è solo una scelta del singolo lavoratore, ma deve essere condivisa anche con l’amministrazione pubblica. In altre parole, il lavoratore deve esprimere la volontà di restare in servizio, ma tale scelta deve essere accettata e approvata dall’amministrazione. Questa misura ha come obiettivo quello di garantire che il personale anziano possa continuare a contribuire in ambiti specifici, senza però aumentare eccessivamente i costi per le amministrazioni.
Implicazioni economiche e amministrative
La norma non comporta oneri aggiuntivi significativi per le amministrazioni pubbliche. Al contrario, garantisce una riduzione della spesa previdenziale durante il periodo di trattenimento in servizio, poiché il lavoratore non va in pensione e continua a percepire uno stipendio anziché una pensione. In questo modo, le amministrazioni possono gestire meglio le risorse e mantenere competenze preziose senza un impatto finanziario eccessivo.